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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

lunedì 5 dicembre 2011

Sofferenza?...no, grazie!

Se decidiamo di affrontare un viaggio, dobbiamo essere realistici, non basta pensare al viaggio per ritrovarci a destinazione, dobbiamo salire effettivamente su un mezzo e partire. 

Nonostante le difficoltà insite nel percorso, il semplice evitare il viaggio non ci darà una grande soddisfazioni, né ci porterà dove vogliamo andare. Quindi anche se spesso il cammino è lungo e difficile dobbiamo muoverci!

Se la nostra meta è un'esistenza felice e proficua dobbiamo iniziare dalle situazioni ordinarie della vita quotidiana, questa è la materia prima su cui lavorare. Dobbiamo prima, però, superare la tendenza abituale a trascurare o evadere sia i problemi relativi all'ambiente esterno e alle persone con cui lo condividiamo, sia la frustrazione e la sofferenza che avvertiamo in noi.

Siamo tutti attratti da eccitanti meditazioni che insegnano a volare e lievitare, ma è più utile imparare a tenere i piedi per terra. Cerchiamo di essere onesti, tutti siamo principianti per quanto riguarda la capacità di affrontare i problemi della vita.

Calmare la mente significa essenzialmente imparare ad accettare ed affrontare le situazioni ordinarie della vita quotidiana.

Una volta riconosciuta la necessità di un cammino dobbiamo metterci in viaggio!

Affrontare le situazioni della vita ci porterà ad affrontare una certa sofferenza, come prima cosa quindi dobbiamo imparare a calmare la mente. Finché avremo paura di perdere ricchezza, le persone care o i beni materiali, per non parlare della vita saremo soggetti alla sofferenza e avremo bisogno di calmare la mente. E' importante cercare di affrontare le situazioni che coinvolgono noi stessi e gli altri in modo rilassato, senza complicazioni. Non è detto che sia particolarmente eccitante , tuttavia il nostro obiettivo è quello di accettare le situazioni così come sono. L'unico modo di fare ciò è l'attenzione al respiro.

Quali che siano le circostanze della nostra vita, debbono essere comprese ed affrontate. Alcune debbono essere accettate, nella buona e nella cattiva sorte, altre debbono essere gestite e migliorate. Gli altri possono incoraggiarci e sostenerci, ma se vogliamo sbrogliare la matassa della vita dobbiamo farcela da soli.

Evitando o sfuggendo le situazioni non facciamo altro che distogliere la mente dai problemi, senza risolverli. Se ci limitiamo a fare quello che ci piace e non fare quello che non ci piace, le difficoltà aumentano e si ripresentano all'infinito. Quando ci arrendiamo alla nostra debolezza, non facciamo altro che indebolirci e compromettere le possibilità di affrancarci gradatamente alla sofferenza. Dobbiamo stare attenti a non perdere di vista il mondo così com'è in questo preciso momento.

Educando la mente possiamo imparare a confrontarci e venire a patti con ciò che in genere percepiamo come doloroso o angosciante. Ad esempio, già il semplice affrontare le situazioni ci libera dalla fatica di sfuggirle!

Dobbiamo riconoscere le esperienze e le responsabilità, siano esse difficili, facili o banali, per ciò che sono. L'importante è non lasciarci troppo condizionare emotivamente dalle nostre percezioni delle situazioni e dal giudizio di valore che ne diamo.

Anziché dedicare tutta la nostra energia al vano tentativo di rendere la vita perfetta, potremo usare un po' di questo sforzo per sviluppare la tolleranza e l'apprezzamento per come vanno le cose. Tale pace interiore porta una felicità profonda e durevole.

Namastè