Indiscutibile
la sua importanza storica come riformatore e divulgatore della
pratica zen, Roshi (maestro) inflessibile eppure dissacratore
integerrimo.
Intanto...noto
tra la gente una forte flessione, sempre più intensa, ad imbastire
una New-philosophy, cioè: “faccio tutto quello che c.... mi pare,
perché voglio essere me stesso, senza regole, libero da schemi e
controlli. La disciplina me la invento da me!”
Questi
social-network alimentano continuamente in tanti l'arrogante
presunzione di conoscere TUTTO... tuttologi felici!
Gli
esperti di cucina e gli allenatori di calcio non si contano più; gli
esperti risolutori di problemi a milioni (mi piacerebbe vederli
impegnati concretamente dal vivo in una pratica, sono i fatti quelli
che contano no le parole); i saggi poi...mandrie scatenate.
Ikkyù,
nel millequattrocento, era uno “spirito libero” il quale
conduceva a tratti una vita dissoluta sotto gli occhi della gente,
che ovviamente lo giudicava negativamente, giudizio però
superficiale in quanto queste persone non riuscivano a percepire la
sua profondità. La libertà di Ikkyù era frutto di anni di
disciplina e Meditazione.
Ora,
purtroppo, tanti, trovando su internet le storielle zen, le
affermazioni e gli aforismi di grandi maestri del passato,
interpretano a modo loro tali scritti e si comportano, per fortuna
solo a livello teorico e virtuale, come più gli aggrada (o gli fa
comodo).
Dunque,
a parte il fatto che questi individui non hanno mai fatto nemmeno
dieci minuti di meditazione nella loro vita, non hanno mai praticato
lo Yoga (seriamente si intende), ne mai varcato la soglia di un
monastero zen... non si prendono neanche la briga di studiare per lo
meno la vita dei saggi maestri degli aforismi, figuriamoci se hanno
l'umiltà di comprendere (sempre teoricamente, almeno) cosa è lo zen
e come si realizza la Via!
Perché...è
vero che Ikkyù si comportava “come voleva”, certo, ma solo
perché aveva praticato per anni la Meditazione e la vita monastica,
imparato e applicato le regole e aperto la propria coscienza
attraverso anni di disciplina autentica e senza fronzoli, aveva
imparato a capire e a distinguere, aveva realizzato il
RISVEGLIO...per cui era capace di rapportarsi e comportarsi a seconda
delle persone che incontrava e delle situazioni in cui veniva a
trovarsi.
Ci
credo che era LIBERO!!
Probabile
che l'inciviltà nella quale mi sono trovato ad “immergermi”
(oltre alle mie passeggiate subacquee) questa estate sia figlia
tentacolare dell'arroganza di cui sopra.
Come
non accorgersi che in gran parte dei bar e dei ristoranti (parlo
della Calabria...non sono stato altrove in questi due mesi) della
nostra costa l'arroganza e la poca professionalità sguazzano nel
fango dell'illegalità!
L'arretratezza
di mentalità e di cultura è così densa che ci si resta
impantanati. In un istante si può capire che la madre di tale
sottosviluppo è l'IGNORANZA... il padre è l'EGO!
In
un “rinomato” ristorante, insieme ad una mia cara amica abbiamo
pagato 62 EURO per 2 antipasti, 2 secondi e mezzo litro di vino (meglio non descrivere il contenuto dei piatti), lo scontrino? Un foglietto volante. Non ho protestato
per motivi che non posso scrivere.
Meno male che ci hanno fatto due euro di sconto!
Con
amici in una pizzeria “rinomata”, siamo entrati alle 20 e non
c'era ancora gente, 8 camerieri che si aggiravano fra i tavoli... ci
fosse stato uno ad accoglierci, almeno con un sorriso. Dietro mie
pressioni ma dopo mezz'ora è arrivato un piattino con due fettine di
prosciutto crudo (scadente) per i due bambini al tavolo con noi
(avranno ucciso
il porco e fatto stagionare il prosciutto!).
In attesa delle pizze abbiamo chiesto 3 antipasti di mare. Sono
arrivati (dopo 20 minuti perché i pescatori di perle avevano tanto
lavoro) ghiacciati e puzzolenti... li abbiamo fatti portare via.
Finalmente sono arrivate le pizze: una vera porcheria. Comunque,
quattro pizze margherita, un piattino con due fettine di crudo, tre
birre piccole e una bottiglia d'acqua 46 euro. Ancora oggi non
capisco perché non ho chiamato carabinieri del NAS!
Una mattina mi sono gustato una scena al rifornimento di benzina: due signorine, anche piuttosto bruttarelle, dopo aver fatto rifornimento vanno alla cassa (interna) per pagare con il bancomat, lasciando tranquillamente la loro automobile, brutta come loro, alla colonnina, mentre dietro si forma la fila delle auto di altri clienti (al mondo non esistono solo le brutte signorine). Dopo alcuni minuti escono, e con aria indifferente si fermano per leggere dettagliatamente lo scontrino (chissà forse il ristoratore aveva incluso il coperto nel prezzo) e poi (finalmente) si avviano verso il proprio automezzo. Entrate e sedute comode, si trattengono ancora qualche minuto, senza ripartire, strafottendosene (scusate la finezza) tre c.... di quelli in fila dietro. Partono (evviva!!!) Ce l'hanno fatta. Quando devo pagare con il bancomat alla cassa, personalmente sposto la mia automobile, senza creare disagi alla circolazione. Però magari non ho considerato che, per le signorine di stamattina, era l'unica occasione per farsi notare!
Una mattina mi sono gustato una scena al rifornimento di benzina: due signorine, anche piuttosto bruttarelle, dopo aver fatto rifornimento vanno alla cassa (interna) per pagare con il bancomat, lasciando tranquillamente la loro automobile, brutta come loro, alla colonnina, mentre dietro si forma la fila delle auto di altri clienti (al mondo non esistono solo le brutte signorine). Dopo alcuni minuti escono, e con aria indifferente si fermano per leggere dettagliatamente lo scontrino (chissà forse il ristoratore aveva incluso il coperto nel prezzo) e poi (finalmente) si avviano verso il proprio automezzo. Entrate e sedute comode, si trattengono ancora qualche minuto, senza ripartire, strafottendosene (scusate la finezza) tre c.... di quelli in fila dietro. Partono (evviva!!!) Ce l'hanno fatta. Quando devo pagare con il bancomat alla cassa, personalmente sposto la mia automobile, senza creare disagi alla circolazione. Però magari non ho considerato che, per le signorine di stamattina, era l'unica occasione per farsi notare!
Traffico di una domenica qualunque, nell'abominevole bivio di
Intavolata. La fila per il rientro dei cosentini nella propria città
ormai è un atroce rituale. Inizia da un punto imprecisato della
costa tirrenico cosentino (più o meno Scalea, Diamante), si ingorga
nella “stupida rotatoria” bivio Terme Luigiane, e una volta
superata sì riingorga nel famigerato bivio di Paola, eternamente con
lavori in corso, ove converge con l'altra fila proveniente da sud, e
termina a mezza notte a Cosenza e dintorni. 40 km in tre ore, ottimo.
Stendiamo un pietosissimo velo sui servizi Web… La linea per
internet è pessima, collegamenti lentissimi. Una mia amica ha dovuto
sudare e fare chilometri sulla costa per avere la conferma, via Web,
di un cech in per il volo di rientro… Servizio assente nell'intera
azienda che gestisce le Terme Luigiane, negli alberghi e negli
edifici… Vergogna!
Ci sono anche le cose buone: il mare, almeno ad Intavolata
pulitissimo e anche le spiagge. Accoglienza quasi familiare e prezzi
ottimi al Ristopizza bar lido Oasi gestito dal signor Paolo
compreso la moglie Tania e la collaborazione di Vincenzo. Persone
davvero squisite, proprio come la loro cucina. Un buon gelato a
Guardia Marina, al Clibanaro, gestori simpatici e disponibili…ci si sta bene. Ottima la pizza, quanto la gentilezza estrema delle
cameriere alle Arcate a Paola in centro storico. La gentilezza
infinita e la pazienza del mia amico Pio, titolare di un negozio di
CD musicali, è mitica. Se volete soddisfare i vostri gusti musicali
e spendere il giusto, il negozio è a Cetraro Marina… Chiedete di
Pio!
Volevo scriverlo da tempo perché trovo il fatto assolutamente
ridicolo: tutti i mass media trasmettono continuamente gli
aggiornamenti sulle condizioni meteo…e la maggior parte delle
persone sono preoccupatissima per come sarà il tempo domani, come se
non ci fosse niente di più importante. Che palle… non c'è rimasto
più neanche il gusto di vivere le giornate così come sono e così
come saranno. Non so se avete mai notato…molti si lamentano sempre
o perché fa troppo caldo o perché fa troppo freddo ostentando la
loro incapacità di cavalcare il flusso delle stagioni. Molto
probabilmente non me ne sono accorto finora, perché può darsi siano
proprio le condizioni climatiche, che in questi ultimi anni, hanno
causato l'isterismo collettivo che miete vittime giorno dopo giorno.
A volte metto a tacere il mio orgoglio di essere umano, metto un
freno al montare della rabbia (Hulk) e mi pongo solo da
osservatore…cavolo, siamo messi proprio male. Tralasciando le
guerre in atto sul pianeta, l'inquinamento globale inarrestabile, lo
stato di schiavitù per il “dio denaro”, se circoscriviamo
l'osservazione solo nei confronti dei nostri quartieri, tra i nostri
vicini, amici e parenti, possiamo renderci chiaramente conto di come
la schizofrenia si stia diffondendo come un virus violentissimo.
Le vacanze dovrebbero essere un momento di tranquillità, di pace, di
riposo…non di un momento durante il quale sfogare le proprie
nevrosi, senza mai fermarci per una pausa. Tra l'altro, noto con
tristezza che il proverbio “chi va con lo zoppo impara a
zoppicare”, vince tre a zero contro quell'altro che dice “mischati
cuù chilli megliu i tia e facci i spisi”. Siamo ormai al
paradosso…le persone ignoranti influenzano e prendono il
sopravvento su quelle un po' più sveglie (sveglie?).
Ad ogni modo, il mondo è perfetto così com'è e le cose sono così
come sono, come gli accadimenti…sono così perché sono esattamente
com'è andata. Prendere coscienza di ciò, è permettere alla propria
mente di risvegliarsi alla realtà.
I mezzi, potenti, esistono per far fronte alle circostanze in maniera
serena e consapevole…proprio questo mi ha spinto a scrivere una
lettera personale, ad ogni mio allievo, nella quale consiglio di non
lasciare la Via dello Yoga, ma di dedicarsi in maniera più profonda
allo studio di se stessi.
Una
legge della fisica dice che gli opposti si attraggono…c'è invece
una legge spirituale che dice: gli uguali si attraggono. Pensateci,
attuate e sperimentate su voi stessi ciò che produce lo studio della
Via, così da poter osservare le persone accecate dall'arroganza che,
incuranti, calpestano il prossimo e le cose del mondo…molto
probabile è che tali balordi credono, illudendosi, di possedere l'infinita consapevolezza di Ikkyù!
Namastè