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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

martedì 5 febbraio 2013

Impressioni di Gennaio


Il cliente di una compagnia aerea era intestatario di una RATP, cioè una carta di credito presso la compagnia. Si trattava di un utente frequente, un buon cliente della compagnia.
Un giorno il servizio contabile notò che il cliente aveva smesso di servirsi delle linee di quella compagnia, per tale motivo fu inviato un ispettore per chiedere spiegazioni al cliente, il quale raccontò di un volo, durante il quale, avendo molta sete chiese un bicchiere d'acqua, che gli venne servito. Ne chiese un altro, che stavolta gli venne servito in maniera scorbutica e con atteggiamento totalmente fuori luogo da parte dell'hostess di turno. Il cliente rispose: “...grazie non ho più sete.” e fu il suo ultimo viaggio con quella compagnia.
Classico esempio di quello che i giapponesi, per cultura, chiamano KIMOCHI, cioè: conta più il modo di porsi, di fare le cose, che non quello che si fa.
Ovviamente, dato che il KI (energia, anima, sentire) appartiene alla sfera del SENTIRE e non all'ambito della CONOSCENZA, è chiaro che nella società moderna, per come è impostata, è come parlare di cose dell'altro mondo!
Ora pretendere che le persone riacquistino le capacità INTUITIVE è davvero un'utopia, e non biasimo nessuno, però credo che ci dovrebbe essere un minimo di attenzione in più a livello “sociale”.
Non so, può darsi che la mia impressione sia errata, ma osservo molto ed in maniera attenta e distaccata e noto che la maggior parte della gente è superficiale, si lascia trascinare dalle mode, dalle cose superflue. Distratta dai bombardamenti pubblicitari si lascia trascinare da ciò che “mamma TV” impone quotidianamente.
Così continuando si rischia, sperando non sia già troppo tardi, di diventare degli schiavi telematici, degli zombie forzati, senza un minimo di amor proprio e senza nessuna capacità nel SENTIRE.
In questi giorni ho visto contemporaneamente due situazioni opposte, all'eccesso: al telegiornale l'allarmante notizia dell'arrivo della terribile pandemia influenzale che a giorni dovrebbe colpire l'Italia (nà catastrofe!!), ed ecco che la medicina ufficiale impone assolutamente il vaccino, unico “rimedio” a questa terribile piaga!
Dalla sponda opposta ecco la New Age con le sue panacee psico emotive. Su Facebook appare un link nel quale si afferma che ogni disturbo del corpo fisico sia causato da una problematica emotivo-psicologica, del tipo “hai mal di gola? Non riesci a comunicare con il prossimo; hai mal di pancia? Non riesci a digerire una emozione negativa”. Ma va a finire che se mi fa male un piede è perché non ho dato un bel calcione a qualcuno che mi stava sulle scatole!!!
Due estremi...i medici ( per ogni cosa anche la più banale ci vuole il farmaco) e gli alternativi ( ogni cosa, anche la più banale, è riconducibile ad un qualcosa di psicologico). Due estremi ma con lo stesso punto di vista limitato.
Da Lao-Tsu al Buddha, da Gesù a tutti i patriarca dello Zen, ci hanno da secoli suggerito “la Via di mezzo”...che, attenzione, non consiste nel nostro caso ad un mix di farmaci e cure psicosomatiche!!
La VIA DI MEZZO consiste nel realizzare il RISVEGLIO, cioè rendersi conto di chi veramente siamo, quanto ci conosciamo e quanto conosciamo la nostra RELAZIONE con la Natura.
Quando questo viene attuato si sarà capaci di discernere ciò che apporta beneficio al nostro organismo da ciò che nuoce. Qualcuno potrebbe chiedersi “ma come faccio?”
Vi assicuro, i mezzi coi sono...anche a Rende!!!
Ritornando al KIMOCHI, cioè “il modo di porsi”, bisognerebbe impegnarsi ad applicarlo nella vita quotidiana, al bar, alla guida della propria automobile, al cinema e nei rapporti sociali, semplicemente stando un po' più attenti e rendendosi conto in quale luogo o situazione ci si trova.
In fondo al barista, il fatto che siamo arrabbiati con nostra sorella, non gliene importa un fico secco...a lui importa solo che gli venga ordinato un buon caffè con gentilezza, allo stesso modo come noi desideriamo che ci venga servito un buon caffè, con gentilezza.
Saltiamo l'argomento: “GUIDARE BENE”. Una chimera!! anche perché presto pubblicherò qualche dritta sui mezzi di trasporto stradali, struttura e tecnica.
Al cinema i film dovrebbero essere gustati nel silenzio e nel rispetto del prossimo...invece succede l'esatto contrario.
Diamo un occhiata alle relazioni sociali e in maniera particolare (cosa assai più grave e seria) alle relazioni di AMICIZIA.
Che esistano delle priorità nella nostra breve vita è innegabile, ma quali sono: 1)RESPIRARE, 2)BERE, 3)CACCA E PIPI', 4)DORMIRE, 5)MANGIARE, 6)FAMIGLIA 7)STARE A CONTATTO CON LA NATURA, 8)AVERE CORRETTE RELAZIONI SOCIALI, 9)COLTIVARE LE AMICIZIE. Non ho inserito nell'elenco le voci LAVORO e ISTRUZIONE, in quanto credo siano una logica conseguenza delle altre voci.
Nell'era della tecnologia è diventato molto più semplice (direi anche meschino) inviare un messaggio per disdire un appuntamento, per dire che non si è avuto tempo, per trovare qualunque scusa che giustifichi un'assenza o una mancanza di responsabilità, in modo da “scaricare” la propria coscienza. E' normale che tutti abbiano dei problemi, a tutti può capitare di avere delle rogne o di dover far fronte a delle necessità che scalano l'elenco delle priorità, solo che sarebbe molto, molto, molto più carino DIRLO, ancor meglio dirlo a voce, guardandosi negli occhi specialmente nei confronti di quelle persone che consideriamo AMICI.
A Scuola Sùrya la libertà è il principio base, ma bisogna avere ben chiaro cosa vuol dire libertà e bisogna anche capire che una volta conquistata con un lavoro duro e faticoso, bisogna saperla CUSTODIRE e non farla infracidire.
Un'altra “Impressione di Gennaio” è sul seminario di calligrafia giapponese. Sin da giovane età e affrontando non poche spese e sacrifici, sono sempre partito per il nord Italia per partecipare a seminari culturali, medici ed artistici che nel nostro amato sud non si trovavano. Ora , che da un po' di anni a questa parte, a Sùrya, si organizzano finalmente dei bellissimi seminari tenuti da maestri qualificati e raffinati...devo sempre fare i salti mortali per raccogliere il minimo di adesioni per far si che i seminari si realizzino ed i maestri vengano giustamente pagati.
Norio Nagayama è uno dei pochi maestri dell'arte calligrafica giapponese vivente. Ormai dal 2006 tiene regolarmente dei seminari sullo studio di questa nobile arte.
Devo amaramente constatare che lo scorso 20 gennaio eravamo solo in 8 e solo grazie all'aiuto di MARIA TAVERNITI, MICHELE FOCO e ANGELA SEIDITA, che hanno dato il loro prezioso contributo, abbiamo potuto pagare il maestro e fare il seminario. Ringrazio, ovviamente, anche gli allievi che hanno partecipato, Francesca Aiello, Anna Bernardo, Francesca Bozzo, Elena Diaco, Isidoro Bonfilio, Annalisa Ortino, Medinapaola Iantorno e Rosaria Grisolia.
Vi lascio con un pensiero...in questo caos della moderna vita nevrotica, che ci stressa quotidianamente, non è difficile capire qual'è il rimedio: sedersi dieci minuti al giorno e semplicemente stare insieme al nostro RESPIRO.
Alla fine basterebbe accorgersi che l'esistenza è molto più eccitante, divertente, gioiosa e tranquilla di come noi catastroficamente la intendiamo.
Namastè