Il cliente di una
compagnia aerea era intestatario di una RATP, cioè una carta di
credito presso la compagnia. Si trattava di un utente frequente, un
buon cliente della compagnia.
Un giorno il servizio
contabile notò che il cliente aveva smesso di servirsi delle linee
di quella compagnia, per tale motivo fu inviato un ispettore per
chiedere spiegazioni al cliente, il quale raccontò di un volo,
durante il quale, avendo molta sete chiese un bicchiere d'acqua, che
gli venne servito. Ne chiese un altro, che stavolta gli venne servito
in maniera scorbutica e con atteggiamento totalmente fuori luogo da
parte dell'hostess di turno. Il cliente rispose: “...grazie non ho
più sete.” e fu il suo ultimo viaggio con quella compagnia.
Classico esempio di
quello che i giapponesi, per cultura, chiamano KIMOCHI, cioè: conta
più il modo di porsi, di fare le cose, che non quello che si fa.
Ovviamente, dato che il
KI (energia, anima, sentire) appartiene alla sfera del SENTIRE e non
all'ambito della CONOSCENZA, è chiaro che nella società moderna,
per come è impostata, è come parlare di cose dell'altro mondo!
Ora pretendere che le
persone riacquistino le capacità INTUITIVE è davvero un'utopia, e
non biasimo nessuno, però credo che ci dovrebbe essere un minimo di
attenzione in più a livello “sociale”.
Non so, può darsi che la
mia impressione sia errata, ma osservo molto ed in maniera attenta e
distaccata e noto che la maggior parte della gente è superficiale,
si lascia trascinare dalle mode, dalle cose superflue. Distratta dai
bombardamenti pubblicitari si lascia trascinare da ciò che “mamma
TV” impone quotidianamente.
Così continuando si
rischia, sperando non sia già troppo tardi, di diventare degli
schiavi telematici, degli zombie forzati, senza un minimo di amor
proprio e senza nessuna capacità nel SENTIRE.
In questi giorni ho visto
contemporaneamente due situazioni opposte, all'eccesso: al
telegiornale l'allarmante notizia dell'arrivo della terribile
pandemia influenzale che a giorni dovrebbe colpire l'Italia (nà
catastrofe!!), ed ecco che la medicina ufficiale impone assolutamente
il vaccino, unico “rimedio” a questa terribile piaga!
Dalla sponda opposta ecco
la New Age con le sue panacee psico emotive. Su Facebook appare un
link nel quale si afferma che ogni disturbo del corpo fisico sia
causato da una problematica emotivo-psicologica, del tipo “hai mal
di gola? Non riesci a comunicare con il prossimo; hai mal di pancia?
Non riesci a digerire una emozione negativa”. Ma va a finire che se
mi fa male un piede è perché non ho dato un bel calcione a qualcuno
che mi stava sulle scatole!!!
Due estremi...i medici (
per ogni cosa anche la più banale ci vuole il farmaco) e gli
alternativi ( ogni cosa, anche la più banale, è riconducibile ad un
qualcosa di psicologico). Due estremi ma con lo stesso punto di vista
limitato.
Da Lao-Tsu al Buddha, da
Gesù a tutti i patriarca dello Zen, ci hanno da secoli suggerito “la
Via di mezzo”...che, attenzione, non consiste nel nostro caso ad un
mix di farmaci e cure psicosomatiche!!
La VIA DI MEZZO consiste
nel realizzare il RISVEGLIO, cioè rendersi conto di chi veramente
siamo, quanto ci conosciamo e quanto conosciamo la nostra RELAZIONE
con la Natura.
Quando questo viene
attuato si sarà capaci di discernere ciò che apporta beneficio al
nostro organismo da ciò che nuoce. Qualcuno potrebbe chiedersi “ma
come faccio?”
Vi assicuro, i mezzi coi
sono...anche a Rende!!!
Ritornando al KIMOCHI,
cioè “il modo di porsi”, bisognerebbe impegnarsi ad applicarlo
nella vita quotidiana, al bar, alla guida della propria automobile,
al cinema e nei rapporti sociali, semplicemente stando un po' più
attenti e rendendosi conto in quale luogo o situazione ci si trova.
In fondo al barista, il
fatto che siamo arrabbiati con nostra sorella, non gliene importa un
fico secco...a lui importa solo che gli venga ordinato un buon caffè
con gentilezza, allo stesso modo come noi desideriamo che ci venga
servito un buon caffè, con gentilezza.
Saltiamo l'argomento:
“GUIDARE BENE”. Una chimera!! anche perché presto pubblicherò
qualche dritta sui mezzi di trasporto stradali, struttura e tecnica.
Al cinema i film
dovrebbero essere gustati nel silenzio e nel rispetto del
prossimo...invece succede l'esatto contrario.
Diamo un occhiata alle
relazioni sociali e in maniera particolare (cosa assai più grave e
seria) alle relazioni di AMICIZIA.
Che esistano delle
priorità nella nostra breve vita è innegabile, ma quali sono:
1)RESPIRARE, 2)BERE, 3)CACCA E PIPI', 4)DORMIRE, 5)MANGIARE,
6)FAMIGLIA 7)STARE A CONTATTO CON LA NATURA, 8)AVERE CORRETTE
RELAZIONI SOCIALI, 9)COLTIVARE LE AMICIZIE. Non ho inserito
nell'elenco le voci LAVORO e ISTRUZIONE, in quanto credo siano una
logica conseguenza delle altre voci.
Nell'era della tecnologia
è diventato molto più semplice (direi anche meschino) inviare un
messaggio per disdire un appuntamento, per dire che non si è avuto
tempo, per trovare qualunque scusa che giustifichi un'assenza o una
mancanza di responsabilità, in modo da “scaricare” la propria
coscienza. E' normale che tutti abbiano dei problemi, a tutti può
capitare di avere delle rogne o di dover far fronte a delle necessità
che scalano l'elenco delle priorità, solo che sarebbe molto, molto,
molto più carino DIRLO, ancor meglio dirlo a voce, guardandosi negli
occhi specialmente nei confronti di quelle persone che consideriamo
AMICI.
A Scuola Sùrya la
libertà è il principio base, ma bisogna avere ben chiaro cosa vuol
dire libertà e bisogna anche capire che una volta conquistata con un
lavoro duro e faticoso, bisogna saperla CUSTODIRE e non farla
infracidire.
Un'altra “Impressione
di Gennaio” è sul seminario di calligrafia giapponese. Sin da
giovane età e affrontando non poche spese e sacrifici, sono sempre
partito per il nord Italia per partecipare a seminari culturali,
medici ed artistici che nel nostro amato sud non si trovavano. Ora ,
che da un po' di anni a questa parte, a Sùrya, si organizzano
finalmente dei bellissimi seminari tenuti da maestri qualificati e
raffinati...devo sempre fare i salti mortali per raccogliere il
minimo di adesioni per far si che i seminari si realizzino ed i
maestri vengano giustamente pagati.
Norio Nagayama è uno dei
pochi maestri dell'arte calligrafica giapponese vivente. Ormai dal
2006 tiene regolarmente dei seminari sullo studio di questa nobile
arte.
Devo amaramente
constatare che lo scorso 20 gennaio eravamo solo in 8 e solo grazie
all'aiuto di MARIA TAVERNITI, MICHELE FOCO e ANGELA SEIDITA, che
hanno dato il loro prezioso contributo, abbiamo potuto pagare il
maestro e fare il seminario. Ringrazio, ovviamente, anche gli allievi
che hanno partecipato, Francesca Aiello, Anna Bernardo, Francesca
Bozzo, Elena Diaco, Isidoro Bonfilio, Annalisa Ortino, Medinapaola
Iantorno e Rosaria Grisolia.
Vi lascio con un
pensiero...in questo caos della moderna vita nevrotica, che ci
stressa quotidianamente, non è difficile capire qual'è il rimedio:
sedersi dieci minuti al giorno e semplicemente stare insieme al
nostro RESPIRO.
Alla fine basterebbe
accorgersi che l'esistenza è molto più eccitante, divertente,
gioiosa e tranquilla di come noi catastroficamente la intendiamo.
Namastè