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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

sabato 15 dicembre 2012

Impressioni di Novembre


A gatta ch'è 'mparata aru salatu, pocu sinni frica d'i fischi i Pica!”
...è un vecchio proverbio calabrese: il gatto “cannaruto” (golosone) e furbo, mal abituato a rubare “ù salatu” (salsicce, prosciutti custoditi nella dispensa), non si interessa dei rimproveri ( i fischi i Pica), la Pica è il nome dialettale di un uccello che ripete un verso insistentemente.
E' per sottolineare il fatto che nonostante venga detto, ormai giornalmente, di spegnere le luci negli ambienti della nostra Scuola Yoga...devo SEMPRE fare il giro di tutte le stanze per spegnerle.
Probabilmente “è più forte di voi”, non ce la fate...proprio come una ragazza universitaria che alloggiava nella stessa casa delle studente dove soggiornavo anch'io, la quale infilava furtivamente uno stecchino nel campanello di ogni porta, in modo da incastrare l'interruttore che continuava così a suonare, con una bandierina attaccata sulla quale c'era scritto “è più forte di me”!
Novembre è stato un buon mese di pratica, sana e robusta la presenza e la frequenza alle lezioni. Gli allievi tutti hanno messo l'anima nella pratica delle asana (qualcuno l'ha anche lasciata sul parquet).
Ho cominciato ad introdurre la pratica del SUONO nelle lezioni... e, impatto imbarazzante e timidoso a parte, devo riconoscere che pian pianino tutti sono riusciti (TUTTI TUTTI NO!) a far venire fuori la propria voce. Vorrei ancora una volta ricordare che NESSUNO è stonato in natura (nemmeno mia sorella). Dire: “no no, io non canto...sono stonato!” è come dire “io non so fare la pipì!”
Il fatto di emettere un suono più o meno armonioso dipende da due fattori: il rilassamento e l'ascolto. E' ovvio che se uno è “teso”, ansioso, nervoso e non ascolta non ha la capacità di riprodurre un suono bello.
Analizziamo due casi. Il primo è la “riproduzione” di un suono, cioè emettere un suono appena ascoltato; il secondo è la “produzione” di un suono, cioè emettere un suono senza averlo ascoltato prima. Nel primo caso quello che bisogna fare è semplicemente ASCOLTARE per cantare lo stesso suono, ovvero la stessa nota. Per ascoltare bisogna prestare ATTENZIONE, non bisogna lasciarsi distrarre da niente, neanche dal pensiero o dalla convinzione di essere “stonati”.
Nel secondo caso, la produzione di un suono, bisogna prenderlo dal proprio corpo, dal proprio cervello e farlo venire fuori. In questo caso è molto più dura (...oppure più facile per chi non si preoccupa dell'intonazione).
Ora facciamo un po' di chiarezza su un concetto che sicuramente sfugge ai più...confondere il significato dei termini!
Bisogna innanzi tutto RILASSARSI (va bene anche “stravaccarsi” in poltrona o sul letto) e iniziare a respirare, immergersi nel proprio ritmo respiratorio e portare un sorriso dentro. Quando la mente si è acquietata, durante l'espirazione (anche perché inspirando risulta difficoltosetto...comunque potete provare...per carità!). Fate vibrare una emme a labbra socchiuse. Ripetete per circa un minuto, quindi lasciate uscire una A, semplicemente aprendo la bocca, senza forzare la gola. Dopo un po' di pratica sentirete che il suono proviene da tutto il corpo.
Ma come si caratterizza una emissione sonora? Una emissione sonora ha quattro caratteristiche: il Tono Muscolare, il Volume/Intensità, Altezza/Frequenza ed il Timbro.
Il TONO MUSCOLARE è la caratteristica fisica del corpo da cui proviene il suono.
L'INTENSITA' (VOLUME) è la qualità che distingue i suoni in deboli o forti e dipende dalla forza con cui i corpi sonori vengono eccitati e dalla distanza dalla fonte sonora di chi ascolta.
Il TIMBRO è la qualità del suono che permette di distinguere due suoni diversi che hanno uguale INTENSITA' ed ALTEZZA. Ovvero è quell'attributo della sensazione uditiva che consente all'ascoltatore di identificare la fonte sonora, rendendola distinguibile da ogni altra. Questo “parametro” del suono musicale, insieme all'altezza ed all'intensità, suggerisce numerose analogie con il COLORE. Infatti il Timbro viene designato come “Colore del Suono”.
In sintesi: è elementare che ognuno abbia una sua propria voce caratteristica!
L'ALTEZZA è la Frequenza fondamentale di una nota musicale o suono che viene percepita ed è una caratteristica del suono. L'ALTEZZA è la qualità che permette di distinguere se un suono è ACUTO o GRAVE e dipende dalla frequenza dell'onda sonora che lo ha generato. Più la frequenza è elevata più il suono ci sembra ACUTO, mentre più la frequenza e bassa più il suono apparirà GRAVE. Il sistema di Percezione Uditiva umano, in alcune circostanza, può avere anche difficoltà a distinguere differenze di altezza tra le note.
Se su un pentagramma musicale andiamo a rappresentare due note ad esempio due RE anche se fatte vibrare (cantate o suonate) con uguale TONO MUSCOLARE e stessa INTENSITA' (volume) e stessa DURATA, la FREQUENZA (altezza) può essere differente.
Semplificando, un uomo rispetto ad una donna ha un corpo differente ed in maniera del tutto naturale farà vibrare i suoni ad un'altezza GRAVE (bassa), mentre la donna ad un altezza ACUTA (alta), ma entrambi possono “armonizzare” (cantare) la stessa nota.
Dunque non lamentatevi più quando non riuscite a gustarvi le lezioni di Yoga sul canto, perché nessuno è stonato...fermo restando che “non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Namastè