Era
un torrido pomeriggio di agosto, il termometro ormai stanco di segnare i
quaranta gradi cercava invano un riparo all'ombra del sole. Il viaggio non era
stato dei migliori. Il breve tempo concesso alla “siesta”, allietata dalla
“musica” dei treni in transito, non era riuscita a far recuperare le energie
sprecate la mattina nell'intento di costruire castelli di sabbia.
Quando
i due arrivarono a destinazione si resero subito conto che quell'anno avrebbero
dovuto sudare molto e la ragione non era certo il caldo. Erano presenti volti
noti, conosciuti per la loro bravura, amici di sempre e persone mai viste,
tutte accomunate dalla stessa passione.
Quello
che di certo non mancavano erano gli sguardi scrutatori dei presenti, intenti a
carpire i segreti degli altri concorrenti. In fondo, però, ognuno cercava di
darsi simbolicamente una pacca sulla spalla per rafforzare la propria
autostima.
Il
pomeriggio trascorreva tranquillo tra acquisti e chiacchiere quando i due
decisero di andare a controllare quello che l'indomani sarebbe diventato il
campo di battaglia. Dopo qualche “tiro” sulle nuove vie rientrarono decidendo
quale sarebbe stata la migliore strategia da adottare.
Con
il calare della sera, complice probabilmente una doccia gelata ed una luna
piena, quello che prima era un ambiente ostico ora si trasformava in un covo di
amici intenti a divertirsi. Birra e salsiccia, questa era la cena. I più audaci
si imbattevano in piatti di pasta dall'indubbia provenienza, ma dal sapore
favoloso. C'era chi era preso da una musica assordante e c'era chi aveva le
“palle piene” della stessa musica. I due erano tra coloro che avrebbero
appiccato incendio alle casse da cui usciva la musica, così di soppiatto
cominciarono a sabotare il mixer del dj.
La
guerra fu persa...la musica continuò al massimo volume per tutta la notte!!!
Con
il sole ormai alto, con un rapido caffè ed un cornetto di bassa qualità, le
persone, con il tipico passo lento di chi la notte ha vissuto da leone, si
erano radunate intorno all'imbonitore che dettava le regole della guerra. Il
clima di festa della sera prima era sparito e di nuovo erano tornati gli
sguardi della sfida. Molti sapevano che non avrebbero avuto nessuna possibilità
di vittoria, ma nessuno voleva dimostrarlo, anzi la legge della strada imponeva
di mostrarsi ancora più forte.
La
gara ebbe inizio ed i due per riscaldarsi chiusero vie già conosciute, “Pinko
Ponko” e “Red Hot”. Amici cominciarono a cadere sotto i colpi dello stress e
della fatica, ma non c'era tempo per i feriti, gli avversari avanzavano a colpi
di 7B e 7C. Occorreva giocare la carta: “O Zappatore”, 33 metri di pura
adrenalina. Muscoli, sudore e presenza mentale erano gli unici ingredienti per
poter arrivare in “catena”. Può sembrare “strano” ma essere a 33 metri di
altezza, attaccati solo ad una corda, a strapiombo sul niente fa un certo
effetto (bisogna avere nervi saldi e chiappe strette) ed ogni passo, ogni
tacca, ogni metro in più sono un piccolo tassello alla conoscenza personale.
Ma la
gara andava avanti ed i due riuscirono a mettere a segno diversi punti
chiudendo un'altra serie di vie. Di nuovo però era tempo di giocare l'asso
“Piscina con vista” un via di 30 metri con traverso laterale mai provato prima.
I muscoli dolevano, ma i due sapevano che avrebbero dovuto osare...così fu!
Ore
18.30 fine dei giochi. Tutti i partecipanti alla gara stancamente tornavano al
rifugio dove ad attenderli c'era una doccia gelata ed una birra altrettanto
fredda, e tutti con gli animi ansiosi di conoscere l'esito della gara. Da li a
qualche ora avrebbero saputo.
Di
nuovo divenne notte e come per quelle strane alchimie la festa ricominciò. La
gara era stata momentaneamente rimossa dalla testa, quest'ultima ormai
sopraffatta da quella musica dal volume “infernale”.
Era
il momento, i giudici, che come due azzeccagarbugli si erano appartati
precedentemente su un tavolino per i conteggi e le dovute verifiche, gridavano
al pubblico che ormai tutto era pronto per la proclamazione. “I vincitori
sono...”.
I due
non vinsero la gara, non si qualificarono nemmeno tra i primi tre, in fondo lo
avevano sempre saputo di non avere nessuna chance, ma la passione per la
montagna e per la roccia, la voglia di condividere con gli altri delle nuove
esperienze avevano fatto di loro i veri vincitori!
Resoconto
del meeting di arrampicata sportiva organizzato dall'associazione Vertical
Climbing Laos svoltosi nei giorni 19-20 agosto presso le falesie di Orsomarso
(CS)