Gita Iyengar.
All'inizio di ogni lezione di yoga nella nostra scuola si canta l'invocazione al saggio Patanjali, insieme alle tre sillabe AUM, come sorgente di tutte le energie, AUM viene emesso come auspicio di buon inizio. Nessuna attività sacra può essere completa, profonda e perfetta senza la più grande invocazione.
YOGENA CITTASYSA PADENA VACAM
MALAM VAIDYAKENA
YOPAKAROTTAM PRVARAM MUNINAM
PATANJALIM PRANJALIRANATO'SMI
Traduzione - Il più nobile dei saggi, Patanjali,che ci ha dato lo yoga per la serenità, la grammatica, per la purezza della lingua e la medicina per la perfezione del corpo, io saluto.
Nella seconda parte dell'invocazione descrive la rappresentazione di Patanjali:
ABAHU PURUSAKARAM
SANKHA CAKRASI DHARINAM
SAHASRA SIRASAM SVETAM
PRANAMAMI PATANJALIM.
Trad.- Io per primo onoro Patanjali, la cui parte superiore ha forma umana, le braccia reggono una conchiglia, un disco e una spada. Incoronato da un cobra a mille teste. Oh incarnazione di Adisesa, il mio saluto e' rivolto a te.
Gli autori di questa invocazione sono sconosciuti, sopratutto perché a quei tempi non era consuetudine menzionare ne gli autori e ne gli scrittori.
Osservando la statua di Patanjali ci si rende subito conto di come la sua raffigurazione rimanda ad aspetti e significati complessi e molto importanti.
L'immagine del saggio Patanjali viene raffigurata con tre spire e mezzo di serpente da sotto l'ombelico. Le spire indicano il PRANAVA AUM, simbolo mistico che simboleggia il concetto di Dio come generatore, organizzatore e distruttore. AUM e' composto dalle tre sillabe con una mezza luna e un punto all'apice: le tre spire complete sono le tre sillabe e la mezza spira la mezza luna. Esse rappresentano anche le tre qualità (Guna) della Natura(Pakti), chiamate Sattva, Rajas e Tamas ( Purezza, Vibrazione e Inerzia), elementi fondamentali per il raggiungimento dello stato trascendentale. La mezza spira indica il raggiungimento dello stato di Kaivalya (Emancipazione Eterna).
La conchiglia nella mano sinistra simboleggia lo stato di allerta, di attenzione, di disponibilità ad affrontare gli ostacoli inevitabili nella pratica dello Yoga; mentre il disco nella mano destra, rappresenta la distruzione dell' ignoranza e rappresenta, nello stesso tempo, il simbolo di protezione. La spada infilata in vita indica la lotta contro il proprio Ego, contro l'orgoglio o senso dell'io, principale ostacolo verso la ricerca della propria purificazione. Assieme queste tre armi lavorano per il controllare le fluttuazioni mentali, per rimuovere gli ostacoli e a sradicare le afflizioni, attraverso una corretta e quotidiana pratica dello Yoga.
Patanjali sopra la testa mostra come un tetto di protezione raffigurato da mille teste di serpente, simbolo della protezione di Adisesa, il Re dei serpenti. Le mille teste di cobra, SAHASRA SIRASAM SVETAM, mostrano Patanjali come mezzo uomo e mezzo serpente, e più precisamente la forma umana indica l'individualità dell'uomo, dotato di intelligenza per il raggiungimento della meta attraverso i propri sforzi. Ma nel sentiero dello Yoga, il praticante deve muoversi come un serpente, intensamente, silenziosamente e velocemente.
"Lasciatemi ora comunicarvi alcune delle qualità di Patanjali: Patanjali e' immortale, con una personalità versatile, un maestro dalle molteplici conoscenze. E' virtuoso nelle azioni, e' un devoto praticante. E' un artista, un ballerino dotato, uno scienziato, un matematico, un astronomo, uno studioso, un fisico, uno psicologo, un biologo, un neurologo, un chirurgo, un medico dotato e un eccellente educatore. E'. L'incarnazione delle tre eccellenti qualità: Fede, Vigore, Rinuncia. Quando l'ego comincia a dissolversi, gli occhi cominciano ad intravedere la grandezza degli insegnamenti di uno dei più originali pensatori mai vissuti.
Come un fiume non può trattenere la sua identità mentre si fonde nel mare, lasciate che attraverso la pratica ci fondiamo nella luce bruciante dello Yoga, tramandatoci da Patanjali".
Dai discorsi di Gita Iyengar.
Namastè
Namastè
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