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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

lunedì 4 luglio 2011

Percezione e Azione

Gli Yoga Sutra definiscono lo Yoga come la capacità di dirigere la mente senza distrazioni e in modo continuo. Gli Yoga Sutra definiscono anche Avidyà come errata comprensione. Avidyà possiamo intenderla come il risultato dell'accumulo delle nostre azioni inconsce, i giudizi e le reazioni che abbiamo prodotto meccanicamente per anni e anni. Per effetto di queste risposte inconsce la mente diventa sempre più dipendente dalle abitudini e finiamo per considerare la nostra reazione di ieri come la norma di oggi.
Lo Yoga aderisce all'idea che nel nostro profondo c'è qualcosa, anch'esso molto reale che, a differenza di tutto il resto, non è soggetto a cambiamento. Questa sorgente si chiama purusa che significa "ciò che vede correttamente". Il purusa è il potere dentro di noi che ci fa percepire nel modo giusto. La pratica dello yoga favorisce l'instaurarsi di questa visione priva di ostacoli. Finchè la mente è velata da avidyà, le percezioni sono oscurate.
La vera comprensione, però, non viene da sè. La mente ed il corpo sono assuefatti a determinati modelli percettivi che possono venire gradualmente trasformati attraverso la pratica dello yoga. All'inizio della nostra pratica la nostra esperienza è un'alternanza di momenti di chiarezza e di oscurità, con il tempo approderemo a una sempre maggior chiarezza , questo cambiamento ci darà la misura dei nostri miglioramenti.
Namastè

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