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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

giovedì 6 ottobre 2011

Quanto sei disposto a pagare?

Sentendo la nostra vita insoddisfacente, spesso, mettiamo in atto dei meccanismi di fuga tesi alla ricerca di qualcuno o di qualcosa che si faccia carico della nostra vita al posto nostro. Finché continueremo ad ingannarci in questo modo non riusciremo a capire che c'è un prezzo da pagare per una vita realizzata. Orrore! La libertà esige un prezzo!
Spesso quando si ottiene questo tipo di comprensione si ha uno dei colpi peggiori, perché ci si rende conto che solo io posso pagare il prezzo della mia realizzazione.
Il più diffuso tentativo di non pagare il prezzo è il rifiuto di affrontare la sofferenza. Crediamo di poterla ignorare, evitare o cancellare dalla mente, speriamo che qualcun altro ce la tenga lontana. Riteniamo di avere il diritto di non provare il dolore della vita. Assolutamente nessuno può vivere la nostra vita al nostro posto, nessuno può sostituirci nella sofferenza. Il prezzo da pagare per crescere è sempre davanti i nostri occhi, ma continuando a mettere in atto meccanismi di fuga ci tagliamo fuori dalla bellezza della vita.
Un gioiello di grande valore non è mai in offerta, dobbiamo guadagnarcelo momento per momento e non solo nel “campo spirituale”. Mantenere gli impegni verso gli altri, metterci al servizio degli altri, sforzarci all'attenzione richiesta; tutto ciò è il prezzo del gioiello. E' la necessità di guadagnarsi una vita integra e piena con ogni azione che compiamo e con ogni parola che pronunciamo. Da un certo punto di vista potrebbe sembrare un prezzo enorme, invece se si vede chiaramente non è più un prezzo ma un privilegio. Se ci apriamo alla nostra vita ci apriamo a tutta la vita.
Lo sforzo della pratica dello Yoga sta nel capire ciò che la vita ci richiede, che spesso è l'esatto contrario di quello che vorremmo dare. Solo lavorando in questo modo apprezzeremo il gioiello della nostra vita, ma se insistiamo nel lamentarci, cercando di fuggire da un problema immaginario il gioiello rimarrà per sempre nascosto.
Solo accettando di pagarne il prezzo potremo avere il gioiello.
Namastè

2 commenti:

Anonimo ha detto...

dalle mie parti si dice "dassa cà pua", per dire che non ci interessiamo al momento di quella cosa, situazione, o altro perchè...perchè si spera che qualcuno o qualcosa nel frattempo possa prendersi il carico del "mal contento" che ne scaturisce nell'affrontare il sasso, che la vita ci lancia ogni volta per "colpirci" o renderci fastidioso il momento...
ecco, con i sassolini una bella collana...altro che solitario!
Namastè

Anonimo ha detto...

il problema oggi non è quanto si è disposti a pagare..tutti pagherebbero miliardi per ogni cosa!..ma "ogni cosa" non è ciò che conta..perché ciò che conta non ha un "prezzo" da pagare ma tanto da guadagnare :D