Giorno 17 maggio presso la Scuola
si è svolto il Seminario sul Pronto Soccorso.
E' stato molto interessante
imparare rimedi semplici, e non, da utilizzare in momenti di bisogno.
La domanda più importante che è
emersa è stata “intervenire o no in caso di necessità?”. Ecco il processo
decisionale che deve essere alla base dell'intervento: PERCEZIONE CHIARA, di se
stessi degli altri e dell'ambiente, ESPERIENZA, PRONTEZZA e SEMPLICITA',
SICUREZZA e CALMA, altrimenti...è meglio chiedere AIUTO!
E' stato molto interessante
confrontare il nostro modo di pensare la salute con quello del dott. Noguchi,
medico giapponese e del dott.Gan, medico indonesiano. Secondo questi medici
il processo terapeutico deve saper risvegliare la forza vitale dell'individuo
per dare un maggiore impulso ai processi di autoregolazione del corpo. Basti
pensare al concetto di salute; per noi occidentali la salute è sinonimo di
assenza di malattia mentre per Noguchi o Gan è la capacità dell'organismo di
riprendersi velocemente dalla malattia.
E' stato anche divertente vedere
come ci si è improvvisati soccorritori e soccorsi, tutti con la voglia di
prestare le migliori cure del caso. Bisogna ammettere, però, che in alcuni casi
le persone soccorse sono “morte”, questo per dimostrarci come, anche in casi di
assoluta tranquillità, sia difficile intervenire. Prima di tutto, pertanto, è
fondamentale essere consapevoli di quello che si sta facendo ed in caso
contrario è meglio chiedere aiuto.
Ora qualche consiglio pratico: per
alleviare i dolori muscolari dovuti a contratture o tensioni basta riscaldare
del sale grosso in padella, quando diventa caldo riporlo in uno strofinaccio ed
usarlo come tampone sulla parte dolorante. L'ananas è un buon antinfiammatorio,
mentre lo zenzero è un tubero “miracoloso”, dai molteplici effetti e da
consumare in tanti modi diversi: infusi, decotti, nel the, come base per il
soffritto...provare per credere!
Namastè
1 commento:
per la mia piccola esperienza, ho notato che è importante anche il controllo della propria paura; soprattutto se la persona è coscente, ti guarda e sente se tu sei proccupato e se, quando la rassicuri, 'sei sincero'. Allo stesso tempo, questa resposabilità aiuta anche te,ti infonde calma il fatto stsso di riuscire a infonderla nell'altro. Mi viene in mente la parola cerchio. Certo, meglio non trovarcisi, ma nel caso..
un saluto, Marta
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