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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

martedì 3 febbraio 2015

Ancora sulle nostre abitudini

Come i cinque Yama anche i Niyama non sono solo un oggetto di studio teorico e rappresentano molto di più del semplice comportamento.
Se paragonati agli Yama i Niyama sono più intimi e personali. Indicano l'atteggiamento che adottiamo nei confronti di noi stessi.

Il primo niyama è Sauca, la "pulizia". Questo ha un aspetto esterno riferito alla pulizia del corpo ed uno interno che ha a che vedere sia con la salute del corpo che con la chiarezza della mente. Asana e Pranayama sono strumenti essenziali per la pulizia interna.
Il secondo niyama è Samtosa, cioè la modestia e la capacità di accontentarci di quello che abbiamo. Molto spesso smaniamo nell'attesa dei risultati delle nostre azioni e spesso rimaniamo delusi. Accettiamo semplicemente il modo in cui si svolgono le cose. Il samtosa comprende le attività mentali come lo studio, gli sforzi fisici e il modo in cui ci guadagniamo da vivere e riguarda il nostro modo di rapportarci a ciò che abbiamo.
Il terzo niyama è Tapas, indica tutto ciò che facciamo per mantenere il corpo in forma. Oltre agli asana e al pranayama altre forme di tapas sono l'attenzione a ciò che mangiamo, l'attenzione alla posizione del corpo, l'attenzione alle abitudini alimentari, l'attenzione al respiro. Il tapas mantiene il corpo in forma ed in salute.
Il quarto niyama è Svadhyaya, significa studio di se stessi. Qualunque studio, riflessione o ascolto che aiuti a conoscere meglio se stessi è svadhyaya.
Il quinto niyama è Isvarapranidhana che significa letteralmente deporre tutte le nostre azioni ai piedi di Dio.
Poichè le nostre azioni sono spesso mosse da avidya, spesso risultano sbagliate. Per questo è importante capire che abbiamo fatto del nostro meglio. Il resto lo lasciamo ad un potere superiore.
Namastè

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