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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

mercoledì 11 maggio 2011

Che cos'è il tempo?


Il saggio vede il tempo come una semplice successione di eventi. La formula di Takuan , monaco zen (1573 - 1645), è di vivere nel presente al massimo, senza essere in alcun modo ostacolati dal passato che sfugge. 

Il monaco zen Dogen (1200 - 1253) dichiarò: "Che cosa ne è dell'esistenza e del tempo? Il tempo non è altro che l'esistenza, e tutta l'esistenza non è altro che il tempo".

C'è un'enorme differenza tra questa concezione del tempo e quella alla quale siamo assoggettati nella via civilizzata e cioè, quella di un "tempo" che esiste al di fuori di noi, indipendentemente da noi, oggettivo, indicativo, costrittivo.

Il tempo di Dogen è il tempo che noi stessi creiamo, il tempo in cui viviamo, l'eterno presente.

Il mattino non è il pomeriggio, ieri non è oggi. Una mela non è un'altra mela, Mario non è Giovanni, in altri termini, quello che percepiamo non sono aspetti successivi del tempo. Tutte le esistenze sono proiezioni di noi stessi, noi siamo il tempo ed il tempo è noi.

Il tempo che viviamo è completamente diverso dal tempo che la vita sociale ci impone. Assorbiti dal "tempo sociale" bisogna contemplarlo come si fa con un paesaggio.

Nella vita sociale siamo chiamati a vivere nel passato e nell'avvenire: il primo con la sua accumulazione di esperienza che formano la conoscenza e il secondo, con i tanti progetti da realizzare. Non sappiamo vivere nel presente perchè esso è inafferrabile, appena si dice "ecco ora!!!", è già sparito nel passato.

Pur vivendo in ogni istante il presente, siamo incapaci di coglierlo. Siamo incapaci di vivere pienamente e con serenità. Per cui praticare lo yoga, cioè quella "condizione di perfetta, serena e naturale unione con il tutto" può avere un aspetto interessante...ma è pur sempre un paradosso!

Vi consiglio di vedere il link allegato dura qualche secondo...ma è molto significativo!
Namastè

...il presente è un dono....
http://www.youtube.com/watch?v=hda9M47DD_o

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