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La Scuola di Yoga “Sùrya” nasce nel novembre del 2003 per iniziativa del suo fondatore Ottaviano Fuoco, studioso di cultura indiana ed insegnante di Yoga, come Associazione Sportivo Culturale US ACLI, riconosciuta dal CONI.
La scuola è un centro dove è possibile praticare lo HathaYoga e non solo, possiede una biblioteca ed una Sala da thè. Organizza seminari di Shodo e di Nada Yoga, incontri di studio, concerti, conferenze, approfondimenti sulle discipline orientali.

mercoledì 18 maggio 2011

Il Pranendriya

La scienza dello Yoga afferma l'esistenza di flussi di energia che operano all'interno del corpo.
Il Pranendriya è un organo psichico che analizza le percezioni, interne ed esterne, ricevute dagli organi di senso e le trasmette al cervello.
Esso svolge un ruolo vitale...la sua attività è pulsante, contrattiva ed espansiva. Le onde del Pranendriya fluiscono in modo vibrante, vi è un accordo di movimenti alternati e di pause nei suoi flussi. E' durante lo stato di pausa e di potenzialità che il Citta (il cervello) è in grado di ricevere i Tanmatra (stimoli, informazioni sensoriali) e assumere la forma delle strutture da essi rappresentate. Fintanto che il cervello non assume la forma delle informazioni entranti, nessuna percezione esatta è possibile, poichè la Mente può lavorare solo quando il cervello assume una forma.
Spesso è possibile che di fronte ad un "oggetto" (materia o forma pensiero o sensazione o fatto) nonostante tutti i nervi afferenti siano perfettamente funzionanti, potrebbe non esserci una giusta percezione della realtà se il cervello non riceve le giuste informazioni. Se si mangia qualcosa mentre si corre, non si è capaci in realtà di gustare completamente il sapore. Il cervello non è capace di tradurre esattamente le informazioni ricevute, se si compiono azioni e pensieri diversi contemporaneamente.
Il Pranendriya ha la capacità di permettere a tutti i nervi di vibrare correttamente nel loro flusso. Tutto ciò indica che, se il Pranendriya è nello stadio espansivo, ogni nervo assieme al cervello stesso, si trovano in una fase di flusso espansivo, in questo stadio, il Pranendriya fa si che il cervello e i nervi vibrino in moto simpatetico tra loro e ostacolino così il movimento delle informazioni entrate. In tale situazione, pertanto, vi ssarà grande difficoltà di percezione o addirittura nessuna percezione esatta.
Se, però, il Pranendriya riceve le informazioni in uno stato di pausa e in una posizione di controllo, tutta la struttura psico-fisica si calma, consentendo la corretta percezione di tutte le informazioni.
Il Pranendriya è collegato direttamente al flusso del respiro , se il respiro è agitato il prana sarà agitato, così come il Pranendriya e le informazioni arriveranno distrorte al cervello. Se invece il Respiro è tranquillo, la mente sarà più tranquilla e chiara.
Questa conoscenza è alla base della pratica corretta dello yoga, attraverso la quale si studia profondamente il RESPIRO.
Namastè  

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